Un orizzonte di montagne tra le case

Disgrafamasegni

Un orizzonte di montagne tra le case

Il Gazzettino

27 aprile 2006

Ca’ Emiliani fa scuola. Da sempre. E materie come l’emarginazione ed il degrado abitativo, stavolta, non c’entrano nulla. C’entrano, invece, l’inventiva, la tenacia e lo spirito di iniziativa di chi abita a sud di Marghera. La conferma, qualora ce ne fosse bisogno, la si avrà in questi giorni, durante la festa del 1. maggio, promossa dalla parrocchia di Gesù Lavoratore, al via oggi, fino a lunedì.
Un esempio? L’anno scorso, erano stati seicento i ragazzi iscritti ad “Arrampilandia”, una delle manifestazioni clou della cinque giorni di festeggiamenti. Quest’anno, sono un migliaio i bambini delle classi terze, quarte e quinte di una decina di scuole elementari del comune (le domande di iscrizione erano il doppio), pronti a dedicarsi all’arrampicata. Guidati dagli organizzatori – l’associazione “Sgrafamasegni” ed il settore Alpinismo giovanile del Cai di Mestre – i bambini potranno affrontare, 500 oggi e altrettanti domani, un ponte tibetano, un percorso su ceppi di legno, una teleferica e potranno tentare, ovviamente, la scalata alla parete attrezzata per l’arrampicata sportiva, realizzata sulla chiesa di Gesù Lavoratore.
“Questa festa – ha esordito, durante la presentazione, il delegato alla Cultura della Municipalità, Lorenzo Lugato (nella foto) – rappresenta da decenni un momento di raccordo per la comunità di Ca’ Emiliani, cui la città dovrebbe attribuire il merito di essere stata laboratorio di iniziative, esportate, poi, in tutto il Comune”. Laboratorio in grado di inventarsi spazi inimmaginabili, a cominciare dalla stessa parete di free-climbing. “Questa manifestazione legata alla montagna – ha sottolineato il parroco, don Narciso Belfiore – è un nuovo inserimento sullo storico impianto della festa del primo maggio, resa unica grazie all’impegno di tanta gente che dimostra di credere a valori di aggregazione e di comunità”. La comunità parrocchiale nasce il 1. luglio del 1946, ma vede istituita la festa del 1. maggio, nel ’54, da don Armando Berna. Istituzione testimoniata da una lettera, proposta nell’ambito di una mostra fotografica curata da Daniela Rigon, e che ripercorre la storia della comunità. Una comunità che ha sempre saputo cogliere i fermenti nuovi.
“Arrampilandia – ha spiegato il presidente degli “Sgrafamasegni”, Massimo De Vei – è una manifestazione che si è evoluta negli anni, anche grazie all’impegno di Renzo Cavalletto che ci ha messo l’anima e non è mai stata ricca come quest’anno”. E, infatti, forte è l’attesa da parte dei giovanissimi protagonisti che saranno “in parete” oggi e domani, testimoniata da Angelo Margherita, responsabile dell’Alpinismo Giovanile del Cai di Mestre che ha coinvolto anche dieci gruppi giovanili di mezzo Veneto. Faranno tappa a Ca’ Emiliani, come ha spiegato Giuseppe Vallico, anche una quarantina di atleti di dry-toolling, esperti in ice-climbing, l’arrampicata su strutture artificiali con piccozze e scarpette ramponate. Nell’ambito della festa e su una struttura, ad hoc, che svetterà fino a 14 metri, si confronteranno per due prove di qualificazione della coppa Italia Power Dry.
Per aggiungere, ancora una volta, un tassello al mosaico della vitalità di Ca’ Emiliani.

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