Dry toolyng a Marghera

Disgrafamasegni

Dry toolyng a Marghera

www.planetmountain.com

5 maggio 2006

Chi dice che l’arrampicata è ormai uno sport vecchio che non ha ricambio generazionale, durante questo week end ha dovuto ricredersi. Certo le cose non nascono per caso, è necessario l’impegno di molte persone e la capacità di lavorare per gli altri per produrre precisi risultati. E’ questo il caso un gruppo di appassionati climbers “Sgrafa Masegni” che in collaborazione con un saggio “Don”, riescono da diversi anni a coinvolgere con passione migliaia di persone unendole attraverso l’arrampicata.
Tutto questo succede a Marghera in provincia di Venezia, nella parrocchia Cristo Lavoratore, dove Don Narciso lavora instancabilmente perché il suo popolo possa trovare un isola felice all’interno di un territorio visibilmente segnato dalla conquista industriale degli anni settanta.
Retorica a parte all’interno della manifestazione “Arrampilandia” vengono proposti ai bambini, ragazzi di tutte le età (circa 1000, intervenuti tra giovedì e venerdì), ed agli adulti: pareti di arrampicata, ponti tibetani, carrucole sospese a diversi metri da terra, giochi, musica e tutto ciò che serve per arrampicare e stare insieme divertendosi. Sull’onda dell’entusiasmo provocato da una prima giornata di dimostrazione di dry tooling avvenuta lo scorso anno, è nata la Prima Tappa “Power Dry” valevole per la classifica del Campionato Italiano di arrampicata su ghiaccio 2006/2007. Deus ex machina: Beppe Ballico, sostenuto dai compagni “sgrafatori di masegni”, il quale ha progettato la struttura, tracciato vie, trovato sponsor, organizzato gli inviti e la gara! (ma come farà?!).
La struttura, alta 14 metri, con le sue tre enormi gigantografie che riproducevano montagne e ghiaccio, ha fatto magnificamente da sfondo alle evoluzioni di circa 30 atleti giunti da ogni parte d’Italia. Quattro tracciati con difficoltà progressive hanno permesso a tutti gli sportivi intervenuti di arrampicare secondo le proprie possibilità.
Tecnicamente le prestazioni sportive non hanno risentito della lunga assenza dall’utilizzo delle piccozze, le gare sono state combattute fino alla fine e come sempre il livello delle prestazioni è stato estremamente impegnativo. Le finali femminili e maschili (20 metri grado M11!!), hanno portato al culmine lo spettacolo per il numeroso pubblico intervenuto nonostante il cattivo tempo, generando la solita serie di divertenti espressioni, tra le quali quella terrorizzata risulta sempre la più spassosa.

di Silvia Cian

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